Tra le più amate serie Netflix c’è indubbiamente The Witcher. La serie fantasy basata sui romanzi omonimi di Andrzej Sapkowski è diventata anche un manga prodotto da CD Project Red, dello sceneggiatore Rafal Jaki e del disegnatore Hataya. La vera particolarità sta nel fatto che il nostro cacciatore Geralt sia un ronin, un samurai vagabondo che si muove nel Giappone medievale a caccia di yokai. Il suo vero obbiettivo però è trovare una yuki onna, una donna delle nevi che rapito sua figlia ma a quale scopo? Uno spirito crudele e difficile da prendere e che farà sì che Geralt incontri e combatta altri spiriti del folklore giapponese.
The Witcher Ronin è una storia avvincente anche con molti punti interrogativi e con la yuki onna che aleggia intorno a Geralt metaforicamente e no. La loro sfida sarà futura visto che la storia non termina nel volume uscito ora. Nel corso del suo viaggio il ronin incontrerà diversi yokai da affrontare e comprendere, in maniera più empatica rispetto ad altri esseri umani che li vedono come nemici e non eventuali alleati o comunque con le loro ragioni. La vera particolarità di questa storia sta però nelle due edizioni proposte da Panini Comics. Una nel classico formato tankobon manga e in bianco e nero, la seconda in versione fumetto con le vignette colorate. Quindi la domanda è, quale delle due versioni è migliore?
Difficile dirlo perché ognuna delle due versioni ha pregi e difetti. Il formato manga di The Witcher Ronin è classico e più vicino al progetto originale. I disegni, sopratutto quando ci sono scene di azione, rendono molto bene il movimento. Un formato compatto ma ben fatto negli standard dei volumi Planet Manga. Dall’altra non si può negare che spesso le dimensioni contano e avere un cartonato di grandi dimensioni (18×26) fa sempre un bell’effetto in libreria e già la sola copertina è meravigliosa. L’interno presenta tavole colorate non completamente ma sopratutto in toni color seppia. Però ad esempio gli yokai che comunicano con Geralt sono di un azzurro poetico e magico. In tal senso grazie anche al formato le tavole più silenziose rendono molto bene, come anche la guida finale sugli yokai, dove si raccontano secondo il mito originale e la loro versione nel fumetto.
La valutazione è difficile, proprio perché essendo la storia uguale diventa complesso scegliere quale delle due versioni di The Witcher Ronin valga la pena avere. Dipende dai gusti personali, se uno è più appassionato al mondo manga o a quello del fumetto. Forse nonostante tutto il formato manga è migliore, più vicino alla versione originale e come era stata pensata la storia. In parte è anche più adatto al mondo giapponese raccontato nel volume. Ma non si può tralasciare la cura e la bellezza del formato più grande e che fa una bella figura in libreria.
Voi cosa ne pensate? Quale delle due versioni avete recuperato e perché? Inoltre quale versione di The Witcher preferite, romanzi, serie tv o fumetto? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci per altre recensioni!