Oggi vi proponiamo la recensione del primo volume di Bakuman, edito da Panini per l’etichetta Planet Manga in Perfect Edition.
Introduzione all’opera:
Bakuman è un manga del 2008 realizzato da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, già duo nella serializzazione della fortunatissima serie Death Note, edita in Italia sempre da Panini per Planet Manga.
In quest’opera il duo costruisce però una storia molto diversa dal famoso thriller soprannaturale incentrato sul “quaderno della morte”, scrivendo invece una commedia sentimentale dal contesto scolastico.
La storia segue le vicende di Mashiro Moritaka, un ordinario studente delle medie con però un grandissimo talento per il disegno, e di Takagi Akito, suo compagno di classe, nonché studente eccellente e tra i più promettenti dell’intero Giappone. I due non si sono praticamente mai rivolti la parola fino a quando Akito, accortosi del grande talento artistico di Moritaka, non gli propone di realizzare insieme un manga. Il ragazzo non ne vuole sapere fin quando non scopre che Miho Azuki, una compagna di classe di cui è innamorato, sogna di fare la doppiatrice di anime, e gli promette che, se riuscirà a realizzare un manga di successo, lo sposerà.
Contesto e tematiche trattate:
Come ci si può aspettare da una storia di questo tipo, le tematiche principalmente sviluppate sono la realizzazione dei propri sogni, le relazioni con i propri amici, la paura per il proprio futuro, l’amore.. insomma tutti quei problemi tipici dell’adolescenza che sono comunemente ricorrenti in questo tipo di opere.
Validi inoltre i disegni, molto semplici ma anche molto efficaci nella loro semplicità. In definitiva, questo primo volume di Bakuman per me è un si, ma non lo consiglio a tutti. Nonostante non sia una lettura complessa, è estremamente verbosa e potrebbe risultare pesante o noiosa se non si è fortemente interessati alla storia.