Tra sogno e realtà, le storie di ogni tempo prendono vita in Nomen Omen, la saga urban fantasy scritta da Marco B. Bucci con i disegni di Jacopo Camagni edita da Panini Comics. Dopo la prima trilogia raccolta anche in un imperdibile Omnia che comprende anche tutti gli extra dell’edizione americana, sta uscendo Arcadia, una nuova trilogia che prosegue la storia di Becky e la sua guerra contro Taranis. Partiamo però con ordine, facendo un breve riassunto di quello che è successo nella prima trilogia.
Rebecca “Becky” Kumar è una ragazza normale, scrive codici per una grande azienda tecnologica, esce e si diverte con i suoi amici. Il giorno del suo compleanno però incontrerà Taranis, Re delle fate che le ruba letteralmente il cuore. La ragazza sopravvive ma scopre di avere dei poteri magici che svilupperà unendoli alla tecnologia che tanto ama. Cercherà di fermare Taranis che ha rapito il suo amico Patrick e vuole resuscitare il mondo incantato di Arcadia dove far vivere tutte le creature magiche e le loro storie. Ma Becky non è d’accordo e si unisce a coloro che vogliono fermare il piano di Taranis.
Arcadia: La guerra non è finita
Nel primo volume di Arcadia vediamo che il sogno di Taranis si è realizzato ma non senza lasciarlo indebolito. Becky inoltre non si è arresa e ha organizzato intorno a se gli umani e le creature che vogliono far scomparire Arcadia e far tornare Manhattan come era prima. Non mancano però le tensioni tra la ragazza e i suoi stessi amici. Loro non capiscono le sue azioni, il suo carattere e come non sembra importale della distruzione e delle conseguenze della guerra con Taranis e la distruzione di tutte le storie fantastiche del mondo. Si tratta però di una lotta senza esclusioni di colpi da nessuna delle due parti.
Continuando con questa avvincente storia nel secondo volume di Arcadia uscito a novembre 2022, Becky si trova difronte proprio il suo amico Patrick. Lui ha preso il posto di Taranis a guidare in prima persona l’esercito delle fate lasciando che il re prenda possesso del suo corpo. Neppure l’amico sembra riuscire a fermare la ragazza che ha acquisito nuovi poteri con le sue diverse reincarnazioni con cui dialoga e per il suo essere “Regina delle streghe”.
La storia continua ad essere assolutamente avvincente e intrigante e siamo arrivati ad un punto che il lettore della saga comprende i diversi meccanismi della magia e delle storie, comprendendo le conseguenze di certe azioni. Troviamo diversi punti di vista e seguiamo come ognuno muova i fili e le situazioni a proprio vantaggio. Non si riesce davvero a immaginare cosa potrebbe accadere nella pagina successiva. Del resto i personaggi stessi sono umani e complessi a volte comprensibili altre non tanto.
Personaggi complessi e umani
Trovo interessante il rapporto tra Taranis e Patrick in questo volume ben esplorato. Il lettore di Arcadia, come del resto Becky, temevano che il ragazzo fosse stato traviato dal mondo magico. Del resto le storie di fate della tradizione popolare, tra le chiare ispirazioni della saga, mostrano come il regno magico faccia impazzire gli esseri umani che vi entrano. Ma il rapporto tra Patrick e Taranis si dimostra più profondo e anche sincero. Forse parlare di amore potrebbe essere troppo però Patrick è riuscito a comprendere Taranis in una maniera che lui stesso non poteva neppure immaginare e aspettarsi.
Questo fatto è tra i motivi di tensione tra Becky e i suoi amici. La ragazza non si sente capita, si sente anzi isolata se non per le diverse versioni di se stessa al suo fianco per capirla e aumentare il suo potere. Si arriva però ad un punto in cui si capisce che il trauma di Becky è più profondo e si ricollega alla morte di Nick. Questo è l’evento che ha dato avvio a Nomen Omen e torna in Arcadia e potremmo pensare che sia alla base per la conclusione della storia.
Del resto si avverte che stiamo per arrivare alla conclusione della storia. La battaglia finale di avvicina con anche alcune sorprese sul finale di questo secondo volume. Momenti schock tra la magia e la tecnologia che sono ben resi dai meravigliosi disegni di Camagni. Che si tratti di paesaggi urbani o fantastici, di momenti onirici o dei volti dei personaggi non si rimane indifferenti come anche l’uso del colore che diventa significativo e importante.
Insomma il mondo di Nomen Omen e Arcadia ha conquistato me e altri lettori che fremono per leggere l’ultimo capitolo di questa saga. Siete anche voi tra questi? E cosa ne pensate del secondo volume di Arcadia? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci per nuove recensioni di fumetti, manga e non solo!