Con l’uscita del secondo volume di Batman: il Cavaliere si chiude la serie dedicata alle nuove origini del cavaliere oscuro. La storia di Chip Zdarsky e Carmine Di Giandomenico esplora un periodo storico importante nella vita di Bruce Wayne, mostrando i tormenti e le azioni che hanno portato alla nascita di Batman.
ANCORA ORIGINI SU BATMAN?
Dite la verità, quando avete letto la sinossi di questa serie la prima cosa che avete pensato è stata: “ancora origini su Batman?“. Ammetto di averlo pensato pure io, ma già dopo poche pagine ero talmente coinvolto che ho capito quanto quel periodo storico di Bruce avesse ancora spazi da riempire, soprattutto dopo i recenti eventi accaduti nell’universo DC.
Tra le cose che rendono molto interessante la serie raccolta nei due volumi di Panini Comics c’è sicuramente il cambiamento che affronta Bruce nel suo viaggio in giro per il mondo. Un viaggio che forma Bruce in ogni suo aspetto e lo aiuta a capire quale sia la sua strada.
Come sappiamo tutto parte dalla morte dei genitori di Bruce (ho apprezzato che non sia stata riproposta la scena per l’ennesima volta) e dal cuore spezzato del giovane rampollo di Gotham. Il dolore immenso che prova Bruce non trova completo conforto nell’amorevole Alfred, tanto che il giovane Wayne sfoga la sua rabbia con dei compagni di scuola, mostrando il suo lato più oscuro.
Diventato più adulto Bruce partecipa a delle lotte clandestine che lo mettono in pericolo. Ed è qui che vediamo l’importanza di Alfred e la sua saggezza. Il discorso che il maggiordomo fa al suo “figliolo” è toccante ed intenso, mostrando l’enorme responsabilità che sente Alfred.
IN GIRO PER IL MONDO
Per trovare la sua dimensione Bruce Wayne va in giro per il mondo alla ricerca dei migliori “insegnanti”. Il viaggio a Parigi lo porta ad incontrare l’Ombra Grigia, una ladra che ricorda molto Catwoman. Non a caso il giovane Bruce prova una particolare attrazione per la donna, ma il suo scopo principale rimane quello di imparare i segreti di una delle criminali più famose di Francia. Bruce mostra subito doti investigativi importanti, ma sa che per migliorare dovrà pensare come un criminale.
Un pensiero che oggi è ancora molto importante per Batman per affrontare i suoi nemici, così come sono importanti le arti marziali e di combattimento che il maestro Kirigi gli insegna in Corea del Nord. Ed è sul monte Paektu che Bruce incontra Anton, un ragazzo che sarà fondamentale nel percorso di crescita del giovane ghotamita. La permanenza di oltre un anno lega molto i due e ci mostra i primi indizi per capire chi è in realtà Anton e che ruolo ha nel presente dell’universo DC.
Il viaggio di Bruce si sposta fino in Russia per imparare l’arte dello spionaggio e del travestimento dai migliori agenti del KGB, mostrando i primi segni di incertezza della sua missione. Una missione che ha una svolta decisiva in Canada, dove Bruce si addestra con il miglior tiratore del mondo, il sicario Luka Jungo, conosciuto come “il bersaglio svizzero”. Ed è qui che la ferma intenzione di non uccidere viene evidenziata in uno scontro drammatico, mostrando uno dei momenti migliori della serie, anche dal punto di vista dei disegni.
Ad un certo punto Bruce giunge anche a New York per imparare l’arte dell’inganno e dell’illusionismo da Giovanni Zatara, vecchio amico dei Wayne e padre di Zatanna. In passato abbiamo visto come il rapporto tra Bruce e Zatanna sia molto forte, cosa che anche in questa occasione viene confermata.
In questo lasso di tempo passato con Zatanna e Giovanni, Bruce scopre che la magia è reale e cerca un modo per utilizzarla. La lezione di Zatara è però molto più grande e l’uomo ricorda a Bruce che la magia più bella è quella della memoria, in un momento molto commovente.
Una delle ultime tappe toccate da Bruce è a Shangai, dove il futuro Batman incontra il dr. Captio per trasformarsi in una creatura della notte. Anche in questo caso non vi dirò cosa accade precisamente durante questo incontro, ma è bene sapere che ogni tappa e ogni incontro è un tassello importantissimo nel presente del cavaliere oscuro.
UN VIAGGIO CHE PORTA INESORABILMENTE DA RA’S AL GHUL
Il viaggio di Bruce, come preventivabile per la storia di Batman, si conclude davanti a Ra’s Al Ghul e a sua figlia Talia. Davanti l capo della Lega degli Assassini si consumano le ultime pagine di una storia che sappiamo già dove porterà, ma che grazie all’ottima scrittura di Zdarsky amplia il mito di Batman e del suo mondo.
Tra pochi giorni, dopo la parentesi Williamson, comincerà anche in Italia proprio il ciclo di Zdarsky. Una nuova era che immagino potrebbe avere agganci anche con quanto visto in questa serie. Un motivo in più per recuperarla e scavare nel profondo delle origini di Batman.