Boichi è un fumettista sudcoreano i cui disegni, ampiamente riconoscibili, sono caratterizzati da una elevata potenza e cura dei dettagli. Particolarmente riconosciuto per le proprie abilità artistiche nel disegno dei corpi, mette in risalto la fisicità così come l’espressività dei suoi personaggi.
Il disegnatore, che dopo aver iniziato la sua carriera in Corea ha raggiunto il successo in Giappone, è un grande appassionato di fantascienza e nel corso degli anni ha realizzato storie in veste sia di autore che di disegnatore. Nonostante abbia creato o contribuito alla creazione di molte serie lunghe come Sun Ken Rock e Dr. Stone, gli si deve anche l’ideazione di molte storie brevi o one-shot come quelli riportati nei due volumi editi da Planet Manga nel corso del 2022: Boichi Short Stories 1 Timeless Voyagers e Boichi Short Stories 2 Nameless Soldiers. Entrambi contenenti ben quattordici storie autoconclusive, per un viaggio nella science fiction d’autore.
Boichi Short Stories 1: Timeless Voyagers
Hotel: since A.D. 2079
La prima storia presentata in questa raccolta prende il nome di Hotel. Nata come bozza nel 2004 e pubblicata solo successivamente, essa racconta l’inevitabile condizione drammatica di una terra costretta ad ardere e ad estinguersi a causa delle azioni dell’uomo. L’essere umano, vittima dei propri interessi, viene da sempre allertato circa le conseguenze delle proprie azioni. Tuttavia, è anche vero che la sua natura prevalentemente egoista e noncurante di tutto ciò che, almeno a primo impatto, sembrerebbe non riguardargli, lo porta ad ignorare il mondo circostante e le reazioni che in esso possono scatenarsi. Hotel è una storia di cui Boichi ci parla in maniera autentica e genuina, apprezzando l’aiuto che questa sembrerebbe aver apportato alla sua carriera, essendo uno dei motivi che avrebbe spinto l’autore coreano a trasferirsi in Giappone. Tuttavia, nonostante quest’opera abbia apportato molte soddisfazioni e felicità al nostro autore, è anche vero che egli l’ha scritta con uno scopo ben preciso: per mettere in allarme l’umanità.
“Credo che ognuno di noi debba fare di più per il pianeta. Se vogliamo evitare un futuro disastroso, è necessario agire subito. Ho disegnato Hotel perchè volevo che i lettori si ricordassero quanto è preziosa la nostra terra e quanto è importante proteggerla.”
-Boichi
Present
Inizialmente ideata nel 1994/1995, Present è una breve storia che Boichi scrisse con l’intento di pubblicare solo quando si sarebbe sentito pronto. Questa narra la storia d’amore tra due persone costrette ad affrontare una grave difficoltà, così come di una famiglia con le spalle al muro per colpa di una malattia. Present fu scritta non con l’intento di mandare un messaggio forte, ma col solo obiettivo di descrivere i sentimenti in maniera genuina e pura. L’amore inteso nel senso più autentico del termine: quell’amore che non si dissipa col tempo, con la prima difficoltà o con la morte. Un amore che va oltre i confini del mondo, tanto da sacrificare tutta la propria vita in virtù della persona che si ama.
Tutto questo è stato fatto per il tonno
Quando si studia la filosofia, la storia, la letteratura e tutto il resto, spesso si fa riferimento alla necessità di analizzare anche i periodi storici e culturali entro cui gli autori di queste discipline si collocano. Questo perché analizzare i cambiamenti ed avvenimenti storici che un determinato personaggio ha vissuto, può aiutarci a comprendere meglio come egli considerava il mondo attorno a sé. Tutto questo è stato fatto per il tonno è una storia esemplificativa in tal senso. Essa narra della vita di un giovane ricercatore che, ispirato dal padre sin da bambino, decide di dedicare la sua intera esistenza alla ricerca del tonno, ormai scomparso da tutte le acque della terra da secoli. Unitamente alla ricerca del tonno, il ricercatore era accompagnato anche da una inevitabile sconsolatezza circa i successi della scienza raggiunti fino ad allora.
Insomma, a causa di qualche documentario circa i tonni visionati in quel periodo e in particolare circa la difficoltà di allevamento di questi, così come un insormontabile sfiducia nella scienza, Boichi fu ispirato nel creare questa magnifica storia breve. Inoltre, essa può anche essere vista come un omaggio a tutte quelle persone che dedicano la propria vita alla propria ambizione e al raggiungimento dell’obiettivo che si pongono e ciò, concordo con l’affermarlo, è davvero ammirevole.
Colui che si erge nel cielo, colui che si erge sul suolo
Nel corso del 2017 usciva in Italia, sempre da Planet Manga di Panini Comics, l’opera di Boichi intitolata Origin. Ambientata nell’anno 2048 a Tokyo, Origin narra di un mondo post-apocalittico in cui una serie di omicidi scuote la città. Pare che gli artefici dei sanguinosi delitti siano esseri non umani. A indagare per scoprire se questo sia vero è proprio un “non umano”. Il suo nome è Origin. Perchè parliamo di questo? Perchè Colui che si erge nel cielo, colui che si erge nel suolo sembrerebbe essere proprio il continuo di Origin. Difatti, l’autore ci spiega come quanto pubblicato finora costituisca solo il primo arco narrativo. Questa breve storia sarebbe, dunque, uno degli episodi della terza o quarta parte di Origin.
La terza parte di Origin racconta racconta l’inizio di una guerra di indipendenza in cui lo stato autoproclamato dai robot a Hokkaido combatte conto l’esercito umano. Finita la guerra, Origin decide di unirsi agli umani. L’episodio di questo albo è ambientato in questo periodo.
In Colui che si erge nel cielo, colui che si erge nel suolo il personaggio di Origin manda su Venere una versione in miniatura di se stesso, per salvare degli esploratori mandati a morire.
Origin fa parte di una saga più grande intitolata La Guerra dei 500 Anni che Boichi per ora afferma di non sapere se riuscirà mai a pubblicare, trattandosi di una storia davvero molto ampia e complessa.
La leggenda della notte
Pubblicato da Boichi nel 1996, La leggenda della notte è un fumetto trattante il tema della solitudine. Altamente autobiografico, Boichi si apre ai suoi lettori svelando, con questa storia, ciò che soffriva durante i suoi ventitré anni.
In questa storia, il protagonista si chiama Notte e, sin da bambino, si innamorerà di una donna per cui farà di tutto. Questa donna è prigioniera di una maledizione che la costringe a vendere in alto nel cielo, in solitudine per l’appunto, tutte le stelle che le sono state date. Tuttavia, le stelle sono talmente tante che non basterebbero più vite per poterle pagare tutte, visto e considerato anche il prezzo di queste. Nonostante ciò, Notte farà di tutto pur di liberare la “strega” dalla maledizione divina.
Inizialmente, nella storia, si fa presenta un tassello fondamentale della trama, ossia che anticamente, quando calava il sole, la gente diceva semplicemente che era sceso il “buio”, anziché fosse calata la notte. Perché poi questo modo di dire si è evoluto in tale maniera? Non posso di certo dirvelo io, anche se potreste facilmente intuirlo. Non vi resta che leggere questo toccante racconto breve.
Diadem
Scritta in un periodo di difficoltà nella lunga carriera del fumettista e mangaka Boichi, Diadem è stata pubblicata in un anno turbolento per il mondo dei fumetti. Essa descrive l’avvento di una divinità, intesa, in questo senso, come messaggera di speranza.
“Può darsi che la divinità che ho descritto rappresentasse la rinascita dei fumetti. Se voi lettori state affrontando una qualche battaglia, leggete questa storia breve immaginando il giorno in cui ritroverete la vostra personale divinità. Abbiate fede, perchè vi farà visita, ne sono certo.”
–Boichi
Boichi Short Stories 2: Nameless Soldiers
Anti-Magma
Pubblicato sulla rivista Grand Jump Premium di Shueisha nel 2015, Anti-Magma si presenta come uno shot culminante in un finale aperto.
Una breve storia fantascientifica post-apocalittico in cui l’umanità è ridotta alla fame e alla disperazione a causa dall’attacco di gigantesche creature a forma di verme costituite da lava viva bollente.
Una squadra di intervento si arma di macchinari per fronteggiare questa minaccia dando la caccia al nemico nella sua stessa dimora. Dinamicità e spettacolarizzazione dei corpi, accompagnati da un consueto erotismo e humor tipico del mangaka, fanno sì che la storia esalti il lettore e lo renda partecipe degli eventi.
Essendo caratterizzata da un finale aperto, Boichi aveva inizialmente intenzione di darle un seguito. Tuttavia, a causa di vari impegni lavorativi, alla fine decise di lasciarla incompleta in questo modo.
The Space Between
“Probabilmente per i giapponesi sembrerà strano, ma è un fumetto shojo”
Così Boichi parla del suo fumetto, pubblicato su una rivista coreana nel lontano 1997 e intitolato The Space Between.
Questo narra la storia di un uomo che, nel tentativo di fuggire dalla sua realtà terrestre disastrosa, si rifugia nello spazio, credendosi al sicuro. Tuttavia, è proprio nello spazio che riscontrerà degli autentici problemi.
Solo con l’uscita nel 2013 del film dagli incassi stellari Gravity, Boichi si decide a ripubblicare l’opera con qualche modifica. Ed è anche per questo che, nel corso del 2020, egli inizia ad affidarsi a Clip Studio (applicazione dedita al disegno digitale) per la revisione di questa breve opera.
“Adoro usare i pennini, ma ho voluto provare una cosa nuova anche per dimostrare che non mi tiro indietro di fronte alle sfide. Questo fumetto mi ha insegnato che non devo temere nulla.”
– Boichi
Stephanos
Opera fantasy molto breve dell’autore, Stephanos è basata sul mondo reale e tratta la più ampia tematica della religione. In parte ispirata all’Apocalisse di Giovanni, esso tratta trasversalmente anche la tematica della biologia e della sua fusione con la religione: il tumore viene qui considerato un essere vivente, una divinità che nasce come essere inferiore dalla persona malata.
Lui era lì
Anche qui si tratta di un’opera breve con finale lasciato appositamente aperto. Lui era lì narra la storia di un camionista che continua a lavorare nonostante il mondo intero sia ormai guidato dalle intelligenze artificiali che, in maniera efficiente, svolgono qualsiasi lavoro al posto degli umani, consentendo a questi una vita perfetta tramite una realtà virtuale molto sviluppata. Il protagonista si chiama Shin Haru. Il suo successore, invece, si chiama Van, anche se poi deciderà di chiamarsi Van Shin Haru, facendo del nome del suo maestro il proprio cognome. Col tempo, il suo nome verrà storpiato, diventando Van Helsing.
La trama si divide in due parti: la prima parla di un camionista che lavora, appunto, in un mondo tutto robotico, portandosi alle spalle però un enorme segreto. La seconda tratta degli avvenimenti che avrebbero fatto estinguere l’umanità se il protagonista non avesse salvato un giovane a suo tempo.
Ciò che più ho apprezzato di questa storia, la mia preferita del secondo volume di Boichi, è indubbiamente il forte riferimento all’effetto farfalla a cui si fa riferimento verso la fine del volume: tutto ciò che noi facciamo ha un’influenza sul mondo, proprio come un battito di ali di farfalla può cambiare il destino della terra e degli uomini. Ognuno di noi svolge un proprio ruolo e ha una propria importanza in questo mondo e ciò non bisognerebbe mai scordarselo, anche e soprattutto quando si tratta di fare del bene.
Short SF – Lot, Kenji l’inventore, Sushi Ranger e Emicrania
Queste ultime quattro storie sono così brevi da essere inserite in appena una decina pagine e collocate alla fine dei volumi. Potrete scoprirle da voi all’acquisto della serie. Vi basti sapere che sono davvero carine e, nella loro brevità, altrettanto significative.
Riflessioni e considerazioni finali
Siamo, dunque, giunti alla nostra conclusione. Dopo avere analizzato nel dettaglio quasi tutte le storie incluse in questi volumi, vi invito caldamente ad affrontarne la lettura con occhi tutti nuovi. Si tratta di narrazioni fantascientifiche, in cui la quest’ultima viene declinata dall’utopia alla distopia, dal post apocalittico al rapporto umani-robot, corredate da molte spiegazioni: l’artista cerca di trasmettere tante informazioni ed entra nell’ambito della fisica, della chimica e dell’astronomia, cercando di affrontare temi già trattati o che avrebbe trattato successivamente in lavori di portata più ampia.
Inoltre, c’è da dire che la cosa che ho molto apprezzato dell’edizione è la possibilità di leggere le riflessioni dell’autore, poste in appendice di entrambi i volumi, circa ogni storia contenuta nei tankobon. E’ davvero interessante, soprattutto se si è amante del disegnatore, scoprire gli interessi di Boichi in momenti diversi della sua carriera e gli elementi che lo hanno spinto nell’ideazione creativa di certe narrazioni.