Le Lanterne di Nedzu è un’opera avvolta in un’atmosfera notturna e misteriosa, fatta di ombre e silenzi in uscita l’11 novembre per saldaPress.
Il talentuoso autore Rui Tenreiro, nato in Mozambico e residente in Svezia, è un artista poliedrico attivo nell’ambito del fumetto, dell’illustrazione (McSweeney’s, The New Yorker Magazine e The New York Times), del cinema e dell’animazione, che con Le lanterne di Nedzu ha saputo creare uno stile unico, che si ispira alla raffinata sensualità delle tradizionali stampe giapponesi, ma è influenzata anche dei manga gekiga e al cinema di Yasujiro Ozu.
Le Lanterne di Nedzu è un singolare viaggio nell’ossessione umana, un’esplorazione delle sfumature dell’amore e delle relazioni interpersonali, sospeso tra elementi di fiaba e richiami a racconti di fantasmi. La narrazione si dipana in equilibrio tra il fantastico e il reale, capace di evocare emozioni profonde in un contesto ricco di simbolismo e atmosfera.
Come spiega l’autore stesso “il tema principale del libro è quello dell’amore e dell’inganno. Anni fa stavo leggendo il racconto Botan Dōrō di Lafcadio Hearn e nella storia – un kaidan giapponese – mi colpì un passaggio che descriveva i suoni della natura, come quelli degli insetti e di un piccolo ruscello. Quella descrizione aveva un richiamo emotivo per me, poiché per un momento mi ero sentito trasportato a casa mia, in Mozambico, con la sua natura così avvolgente e i suoni che riconoscevo. In quel momento ho visualizzato graficamente la storia che stavo leggendo in un contesto che sentivo mio.”
Sinossi:
Questo è l’anno in cui i villaggi di Nedzu e Adaeze si incontrano nel grande campionato dei granchi. Okoye ha addestrato il granchio Asagwara per rappresentare la città di Nedzu nella lotta contro il villaggio vicino, il cui granchio è stato invece addestrato dalla bellissima Efe. Il duello è mortale e il vincitore è Asagwara. Sulla strada di casa, Okoye incontra nuovamente Efe e tra i due, improvvisamente, nasce la passione. La loro storia d’amore, però, scatena la gelosia del granchio che trascinerà Okoye e chi gli sta vicino in un incubo a occhi aperti.