Tra le novità cinematografiche più attese dell’anno rientra sicuramente Wicked il film che gli amanti del musical aspettavano ormai da anni.
Avrà davvero superato le aspettative?
COME NASCE WICKED
E’ il 1995 quando lo scrittore Gregory Maguire decide di scrivere un libro basato sul personaggio più odiato dell’opera di Baum: la perfida strega dell’Ovest.
Perché tutti la odiano? È davvero malvagia?
Viene quindi pubblicato “Strega- Cronache del regno di Oz in rivolta”, libro in cui viene esplorato il personaggio di Elpheba e la sua amicizia con Glinda.
Dall’opera di Maguire nasce poi l’adattamento Musical composto da Stephen Schwartz e Winnie Holzman. Musical da record, tanto da diventare il quinto musical più a lungo rappresentato nella storia di Broadway.
Arriviamo poi al 2021 quando viene annunciato che a dirigere il film sarebbe stato Jon M. Chu (In the Heights e Crazy e rich).
Cynthia Erivo nei panni di Elpheba
TRA AMICIZIA E RISVOLTI POLITICI
Il film, proprio come accadeva nel musical, mostra Elpheba sotto una luce diversa: prima di diventare la “malvagia strega dell’Ovest”.
Elpheba è una bambina nata con dei poteri speciali ma anche con una pelle diversa da chiunque altro: verde.
Proprio a causa di questo viene emarginata da tutti, tanto da essere allontanata perfino dal padre.
Cresciuta senza alcuna compagnia se non quella della sorella, Elpheba si ritrova ad affacciarsi a una nuova realtà quando inizia a frequentare la scuola di magia. Proprio in questa scuola, dopo una serie di peripezie, diventa amica della ragazza più popolare: Galinda.
L’amicizia fra le due è graduale, complessa e sfaccettata non solo per le evidenti differenze di status sociale ma anche perché all’interno del mondo di Oz sta avvenendo una rivoluzione che fa vacillare tutte le certezze di Elpheba.
Difatti, nella prima parte il film è più ironico e leggero se pur regala scene emozionanti come l’amicizia fra le due nata quasi come un tacito accordo in una sala da ballo.
Nella seconda parte le protagoniste che ormai hanno affrontato un percorso di crescita personale all’interno della scuola, devono uscire da quelle mura e scoprire cosa stia cambiando nel regno di Oz.
Wicked infatti è la storia di un’amicizia che sfida le differenze ma anche una storia di emarginazione e ribellione, di crescita e di sfida da affrontare. Oltre alla componente introspettiva, però, la storia ha anche una dimensione sociale e politica.
Già ne Il mago di Oz dietro alla patina colorata e alla facciata da “fiaba per bambini” si potevano notare significati più profondi e allegorie politiche, a partire dalla figura mistica e ambigua di Oz stesso.
Una certa ambiguità è presente anche in Wicked e aleggia fin dall’inizio. Non solo dalle prime scene in cui viene annunciata la morte della strega (riprendendo quindi il finale del mago di Oz), una morte anche simbolica che già definisce lo sguardo spietato della società su Elpheba.
Proprio su questa visione così aspra poggia uno degli interrogativi fondamentali del film: chi è il vero cattivo?
E ancor più importante, perché nel Regno di Oz, così come nella nostra società, c’è un costante bisogno di individuare un nemico?
Le allegorie politiche, i messaggi di rivolta che invitano anche nella sfera personale a “sfidare la gravità” sono inseriti in modo equilibrato nella storia, senza mai forzare troppo la mano e soprattutto senza mai cercare ad ogni costo di dimostrarsi contemporanei.
Quella di Elpheba e Glinda è una storia senza tempo che non ha bisogno di essere modernizzata per essere fruibile al pubblico odierno.
La fedeltà alla sua opera originale è infatti uno dei punti di forza del film.
DA BROADWAY ALLE SALE CINEMATOGRAFICHE
Bisogna essere dei temerari per trasportare al cinema quello che da più di vent’anni è considerato uno dei migliori musical della storia di Broadway. Un po’ perché per quanto possano essere anime affini, il cinema e il teatro utilizzano linguaggi diversi e un po’ perché il pubblico che ha assistito alla magia di Wicked a teatro è un pubblico legittimamente esigente.
Il film di Chu però riesce dove altri musical falliscono: il regista, infatti, ha capito che pur utilizzando due linguaggi differenti la chiave per il successo risiedeva in gran parte proprio nella sua fedeltà all’opera originale. La stessa magica illusione che prova il pubblico a Broadway avrebbe dovuto provare lo spettatore in sala.
C’è molta spettacolarizzazione in questo film ma non è solo un esperimento visivo fine a sé stesso. La vera magia sta nelle emozioni che riesce a far provare al pubblico. Un pubblico che all’anteprima stampa ha applaudito alla comparsa dei titoli di coda 160 minuti dopo l’inizio del film.
WICKED- UN DUO ESPLOSIVO
Gran parte del merito ovviamente va al cast e in particolar modo al duo dell’anno: Cynthia Erivo e Ariana Grande. Due attrici e cantanti magistrali che con la loro voce e la loro passione sono riuscite a incantare il pubblico. Le due hanno raccolto l’eredità delle straordinarie Idina Mezel e Kristin Chenoweth che per prime hanno interpretato a Broadway Elpheba e Glinda.
(Ricordiamo che per sentire le voci di Erivo e Grande è necessario vedere il film in lingua originale in quanto la distribuzione italiana ha preso la decisione- molto criticata dai fan- di tradurre anche le canzoni).
Cynthia Erivo e Ariana Grande nel film
LA SORPRESA DELL’ANNO
Negli ultimi anni i musical hanno riempito le sale ma era dai tempi di La La Land e The Greatest Showman che non arrivava nei cinema un musical così riuscito. Wicked ha la magia che già si respirava in Wonka ma con quel tocco narrativo ed emozionante in più che era presente in The Greatest Showman. E poi ricordiamolo ancora una volta: riesce dove perfino Steven Spielberg non era riuscito ovvero accontentare ed emozionare i fan del musical originale (senza fare fan service, è bene specificarlo).
Wicked vi aspetta attualmente al cinema con la prima parte e nel 2025 ci attenderà con la seconda.
Non lasciatevi sfuggire questo film che merita 160 minuti di applausi.
Trailer ufficiale del film