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Bikini Armors Vol. 1 – Recensione

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Bikini Armors è un’avventura in un mondo post-apocalittico dove le donne sono le grandi protagoniste, mentre la figura maschile è ridotta all’osso. Ma è possibile vivere in un mondo dove quel che resta dei maschi è relegato alla sola schiavitù? Per scoprirlo non ci resta che aspettare che saldaPress pubblichi il secondo volume. Nel frattempo vi parlo di questo primo capitolo in questa recensione rigorosamente senza spoiler.

L’APPARENZA INGANNA

Vedendo la copertina e sfogliando Bikini Armors la prima impressione che si potrebbe avere è quella di una storia incentrata unicamente sulle forme femminili, ma dopo aver letto qualche pagina ci si rende subito conto che non è affatto così.

Bigio scrive e disegna una storia che, oltre ad essere divertente, ha anche una sua profondità grazie alle dinamiche e ai rapporti costruiti tavola dopo tavola. Un gruppo di donne composto da Stephen, Len, Faustine e Lobot è in missione per la propria Community e ha tutte le intenzioni di scoprire se può esserci un futuro più roseo per il proprio popolo. Ci ritroviamo, infatti, in un mondo post-apocalittico arido e infestato dai mostri, dove le donne hanno creato una nuova società matriarcale.

Una missione che porta il gruppo a dover affrontare creature mostruose ed altre community con intenzioni non propriamente amichevoli. Tra le quattro ragazze troviamo anche un uomo. Si tratta di Grave, lo schiavo di Faustine. Una figura maschile del quale scopriamo un passato difficile e che ci aiuta a capire come possa essere uno dei pochi uomini rimasti sulla Terra.

UN MODO QUASI SENZA UOMINI

In questo universo la popolazione maschile è in netta minoranza e raggiunge un programmato 10% che ha portato a formare questa società matriarcale che, in sostanza, reputa gli uomini non degni di dividere la Terra con loro.

Una decisione che potrebbe essere ribaltata dalle esigenze riproduttive e dai problemi che la “catena di montaggio” programmata comincia ad accusare. Vivere senza la superiorità maschile potrebbe anche sembrare un toccasana per la maggior parte delle donne, ma che in verità potrebbe anche risultare impossibile.

CONSIDERAZIONI FINALI

Il primo volume di Bikini Armors è esplosivo sotto tanti punti di vista. Sexy e violenta al momento giusto, la storia di Bigio mostra i lati più erotici e dolci anche attraverso espressioni e battute che valorizzano i personaggi coinvolti.

Da parte mia c’è tanta curiosità di scoprire cosa accadrà nel prossimo volume per vedere quali strade verranno intraprese da queste donne volenterose e cazzutissime!

BIKINI ARMORS VOL. 1

STORIA: Bigio

DISEGNI: Bigio

COLORI: Maeb

COPERTINA: Bigio Maeb

FORMATO: 150 x 210 mm, B. con sovracoperta., 128 pp., col.

DATA DI USCITA: 25/11/2022

PREZZO: 12 EURO

In un mondo arido e post-apocalittico, il Dna umano ha subito una degenerazione e solo una persona su dieci nasce di sesso maschile, contribuendo in questo modo a formare una società prettamente matriarcale, in cui gli uomini hanno solamente il ruolo di schiavi. Senza risorse e senza troppe speranze, quattro giovani ragazze compiono quindi un viaggio che cambierà la loro vita. 

Bikini Armors vol. 1 è il primo volume (di due) della nuova e avventurosa serie scritta e disegnata da Luigi ‘Bigio’ Cecchi per i colori di Agnese ‘Maeb’ Pozza, due bravissimi autori italiani che hanno creato un mondo post-apocalittico dove guerriere in bikini lottano per salvare la loro società. Un action on the road dissacrante e divertente, interamente a colori e pubblicato in formato manga per la collana RamenBurger, che si propone di essere punto d’incontro tra il fumetto occidentale e quello orientale.

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