Il 16 febbraio debutterà nei cinema italiani “Non così vicino“, un film di Marc Forster prodotto da Sony Pictures e distribuito in Italia da Warner Bros.. Negli scorsi giorni ho avuto il piacere di vederlo in anteprima e non sono riuscito a trattenere le lacrime dall’emozione. Ve ne parlo in questa recensione senza spoiler.
TRA RISATE E LACRIME
Tratto dal comico e commovente bestseller “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrik Backman, Non Così Vicino racconta la storia di Otto Anderson (Tom Hanks), un vedovo scontroso e molto fissato con le sue abitudini. Otto è decisamente pignolo e non accetta che nel suo quartiere non si seguano le regole di convivenza, vivendo male anche un giorno speciale come dovrebbe essere quello del suo pensionamento.
Un giorno che Otto vive come se fosse uno dei tanti da quando è rimasto solo, ma che in realtà nasconde fino all’ultimo un finale drammatico che sarebbe dovuto culminare con il suo suicidio. Il destino ha però in serbo altro per Otto, tanto che quello che doveva essere il suo epilogo si trasforma improvvisamente in un giorno che segna l’inizio della sua rinascita. Una rinascita che, anche grazie all’incontro con Marisol (Mariana Treviño) e la sua famiglia, porta l’uomo a mostrare i suoi lati migliori senza che se ne renda conto.
Tra risate e lacrime, il film di Forster ci racconta la vita di Otto nello stesso modo in cui Backman la narra nel libro, con i vari flashback che di volta in volta mettono insieme i pezzi di un puzzle che ci aiuta a comprendere i valori e le motivazioni del protagonista.
INCONTRI CHE CAMBIANO LA VITA
Nella nostra vita ognuno di noi ha fatto e farà incontri inaspettati, incontri che possono cambiare la vita, nel bene e nel male. L’incontro di Otto con Marisol e la sua famiglia è uno di quelli che te la stravolgono completamente. La donna è in dolce attesa per la terza volta e si è appena trasferita nel quartiere di Otto, proprio nel giorno in cui l’uomo ha deciso di farla finita. Ma la luce che Marisol e le sue figlie portano nella vita di Otto aiutano a cambiare il destino dello stesso Otto e dei vari abitanti del quartiere.
E’ proprio grazie a Marisol che Otto ritrova pian piano il suo posto nel mondo. Un mondo che non è stato sempre tenero con lui, e che con il passare degli anni si è trasformato, mostrando i lati peggiori della natura umana, come l’indifferenza e l’attaccamento ai social anche nei momenti meno opportuni. C’è una scena in una stazione ferroviaria che potrà sembrarvi surreale, ma che incarna alla perfezione i nostri tempi.
UN UOMO DAL CUORE GRANDE
Nonostante Otto ci venga presentato come un uomo burbero e scontroso, dietro questa maschera si nasconde una persona dal cuore grande. Un uomo che ha vissuto situazioni che lo hanno colpito fortemente e al quale ha sempre reagito con forza. Non entro nel dettaglio perchè il modo in cui ci vengono mostrate nel film l’ho trovato perfetto e merita di essere vissuto appieno.
Non così vicino è entrato a far parte dei film per per il quale ho versato più lacrime in assoluto. Una cosa completamente inaspettata che ho visto e sentito vivere anche alle altre persone che erano in sala.
Questo film è un invito a riflettere sulla vita e sui momenti che sprechiamo per cose futili. Cose che nel momento in cui accadono ci sembrano le più importanti del mondo e che ci fanno arrabbiare o indignare come se fossero un disastro irrisolvibile. Potrà sembrare un messaggio banale, ma la vita di Otto ci mostra che non è affatto così.
Tom Hanks regala l’ennesima prova attoriale di altissimo livello, portando in scena un personaggio che non dimenticherete mai e che vi farà ridere, arrabbiare e commuovere tantissimo. Preparate i fazzoletti.