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No Love Zone – Recensione del manhwa Boy’s Love di Danbi

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No Love Zone è un manhwa scritto e disegnato da Danbi. Inizialmente pubblicato in Corea del Sud su Ridibooks, giunge in Italia con un’edizione cartacea interamente a colori e composta da quattro volumi complessivi, grazie alla Planet Manga.

La trama. Un “enemies to lovers” per eccellenza

Quanto spesso vi capita di innamorarvi di qualcuno e, solo in un secondo momento, scoprire che questi è in realtà il vostro nuovo capo? Sicuramente non tanto spesso. Questa però è la storia di Lee Eungyeom, il nostro protagonista.

Lee, giovane impiegato di un’azienda, si invaghisce di uno sconosciuto incrociato casualmente in metropolitana ma che, purtroppo, non riesce a bloccare in tempo prima di perderlo di vista. Il giorno successivo, mentre si trova sul posto di lavoro, Lee incontra lo stesso individuo visto in metropolitana. Scopre subito che però si tratta del nuovo responsabile del suo team di lavoro, Han Jihyeok. Preferisce, dunque, fingere che non si siano mai incontrati, per evitare problematiche varie.

Tra i due nasce sin da subito una certo astio. Il ruolo di capo che assume Han è decisamente rigido. Difatti, si rivolge in maniera particolarmente ostile nei riguardi di Lee. D’altro canto, quest’ultimo cerca di resistere fino all’inverosimile per evitare di essere licenziato. Ma perché il nuovo capo si rivolge solo ed esclusivamente a lui in questa maniera? Nutre forse qualche rancore nei suoi confronti?

Tra leggerezza e semplicità

La storia d’amore dei due protagonisti è semplice e leggera. Si parte da un vissuto di antipatia che accomuna entrambi per poi allargarsi, in maniera graduale, quasi lenta, a un rapporto sempre più stretto di vicinanza. Lee e Han iniziano a frequentarsi, a scoprire cose l’uno dell’altro e ad interessarsi sempre più dei rispettivi sentimenti.

Ad essere davvero ben costruita è, invece, la caratterizzazione dei personaggi. In maniera marcata, è proprio Lee Eungyeom a suscitare l’attenzione del lettore. Le sue esperienze di vita, così come di perdita, hanno forgiato la sua personalità, rendendola una persona particolarmente fragile che si accontenta di qualsiasi cosa, anche della più sbagliata, pur di non rimanere nella sua solitudine. Quanto spesso ci capita di vedere dinamiche del genere nella nostra quotidianità? Purtroppo sono più diffuse di quanto si pensi e questo non fa che arricchire la narrazione anche in maniera più realistica.

Conclusioni

In conclusione, mi sento di affermare quanto No Love Zone sia una storia d’amore dolce ma anche tanto spinta, arricchita da non pochi aspetti smut. Si tratta di un’opera breve ma intensa che riesce ad ammaliare il lettore e a spingere sempre più il suo interesse verso l’evoluzione delle vicende e circa la relazione tra i due personaggi, a cui ci si affeziona irremidiabilmente.

Se vi piacciono i Boy’s Love e siete amanti dell”aspetto più smut di questo genere di opere, non potete sbagliare con questo bellissimo manhwa di soli quattro volumi.

Vi ringrazio per aver letto fin qui. Alla prossima recensione!

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