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Conan il Barbaro: La Terra del Loto, la Recensione

Un finale di serie esplosivo!

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Grazie a gli amici di Panini Comics abbiamo avuto modo di leggere Conan il Barbaro: La Terra del Loto, volume cartonato che conclude il ciclo sul personaggio ad opera di Jim Zub, prima pubblicato in spillato. Curiosi ? Non vi resta che continuare a leggere !

Gli autori principali

Jim Zub è uno scrittore, artista e insegnante di arte Canadese. Negli anni ha lavorato per Marvel, DC Comics, Disney, Capcom, Hasbro, Cartoon Network e Bandai-Namco. Per Marvel ha scritto alcune storie di Star Wars Legends, Murderworld (recentemente pubblicato in volume), l’ultima serie dedicata ai Thunderbolts, una storia di Moonknight Black White and Blood e Avengers No Road Home, sia come scrittore che come disegnatore. Per Conan ha scritto un ciclo di ben 25 albi e scriverà la nuova serie di Titan Comics. Cory Smith del Queens New York, ha esordito con la Marvel nel 2015 scrivendo Nova. Sempre per la casa delle idee ha scritto Guardians of The Galaxy, Star Wars: Age of Republic, Capitan Marvel e l’ultimo ciclo di Ghost Rider. Ha collaborato anche con Aspen Comics e ha scritto alcune storie per Teenage Mutants Ninja Turtles.

Il Formato

Ci troviamo di fronte ad un cartonato a colori di 168 pagine al prezzo di 24 euro, che racchiude i numeri dal 19 al 25 della serie regolare scritta da Jim Zub. Un formato prestigioso, solido e ben realizzato che completa la nostra collezione di volumi sul personaggio.

Impressioni su Conan il Barbaro: La Terra del Loto

La storia inizia e si sviluppa dopo gli eventi del precedente volume “La prova del fuoco“. Conan ha infatti promesso alla sua amante Naru-Li di riportare spada Dente della stella al suo leggittimo proprietaro. Dunque la lettura del precedente volume, se non addirittura dell’intero ciclo di Zub è fortemente consigliata, per cogliere a pieno i risvolti di trama di questo ciclo finale. La storia è ricca di colpi di scena, intrighi e complotti. Il Barbaro si troverà ad affrontare un mondo diverso, lontano dai costumi della natia Cimmeria. Braccato e trattato come uno straniero, dovrà al solito menare le mani per tirarsi fuori da situazioni via, via più letali. Ridotto in schiavitù e poi incensato come un eroe, non potrà fidarsi di nessuno se non dei suoi muscoli. Rimarrà il tempo per un’ultima fugace storia d’amore? A voi il compito di scoprirlo.

Il Khitai

Conan nel corso dell’avventura si trova nel corrispettivo della nostra Cina dell’epoca Hyboriana. Attraverso i suoi occhi abbiamo modo di conoscere questo mondo, narrato in tutti i suoi dettagli e le sue sfaccettature. Ne apprendiamo i riti, i costumi, le abitudini, un vero e proprio excursus antropologico. Vedere il Barbaro confrontarsi con questa ambientazione è tremendamente accattivante, proprio per la fascinazione che è in grado di creare il clash culturale tra mondi tanto diversi. Ad ogni modo la storia scorre piacevolmente, senza mai annoiare. Diverte, emoziona e gasa grazie alla tantissima azione presente. In generale ci troviamo davanti ad un’incarnazione fedele e coerente del personaggio. Tamarra al punto giusto, senza mai esagerare, con dei coportagonisti, antagonisti e personaggi di contorno ben caratterizzati dal primo all’ultimo.

Le storie brevi

Più deboli e meno riuscite le storie brevi, scritte da Dan Slott e Marcos Martin che completano il volume. Per quanto molto varie, la loro brevità non permette di sviluppare una trama sufficente da renderle anche solo vagamente interessanti. Le si legge e ce le si dimentica. Peccato.

Disegnare Conan il Barbaro

Ho amato i disegni di un Cory Smith in stato di grazia, davvero eccezionali. Il suo modo di disegnare il giovane Conan, nerboruto, sfacciato, sfrontato e arrogante è pazzesco. Ottima la rapppresentazione delle scene di combattimento, ricche di personaggi, tutti riconoscibili e immersi nella battaglia. Ma in generale, ciò che rende incredibile il suo stile realistico, è la ricerca del dettaglio. Un indagine quasi maniacale, che ritroviamo evidentissima nella ricostruzione delle strade e degli abitanti del Kitai. Vale la pena soffermarsi per osservare ogni singola tavola, per cogliere a pieno la bellezza dei disegni.

Conan il Barbaro: La Terra del Loto, conclusioni

Un bel volume, piacevolissimo da leggere e che mette un altro tassello nella sterminata mitologia del personaggio creato da Robert Howard. Una degna conclusione per il filone principale targato Marvel. Il fatto che la nuova serie di Titan Comics sarà scritto da Zub lascia dunque ben sperare. Chissà che non potremo rivederci in queste pagine per parlerne. Alla prossima recensione!

RASSEGNA PANORAMICA
Un ottimo finale di serie
8.5
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conan-il-barbaro-la-terra-del-lotoUn volume pazzesco in grado di chiudere nel migliore dei modi il ciclo di Jim Zub. Conan si trova nel Kithai, una terra incastonata in un oriente lontano dalla sua Cimmeria. Una cultura diversissima con cui il giovane Conan finirà inevitabilmente con lo scontrarsi. Intrighi, complotti e colpi di scena tingeranno le strade che attraversarà il barbaro. Ad arrichire il tutto i disegni un Cory Smith in stato di grazia, chiamato ad un compito non facile, ma che tira fuori tavola dopo tavola, una prova da vero fuori classe.

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