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Mai Wai: Un folle manga alla ricerca di un tesoro

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Una ragazza scopre che suo nonno non è stato un comune pescatore, ma nasconde molti segreti… E Funako è pronta a vivere un’avventura in mare tra pirati, mostri e tesori. Coconino Press porta nella collana Doku il manga di Mochizuki Minetaro Mai Wai, una serie folle, divertente e irriverente. Bastano poche pagine per immergersi nel suo mondo e appassionarsi a questa storia fuori dal comune. Oggi vi parliamo dei primi 3 volumi di Mai Wai e iniziamo a fare la conoscenza di Funako Yamato. E non si può certo dire che sia una ragazza comune, anzi!

Orfana di madre, è cresciuta con il padre discendente di una famiglia di pescatori. I due vivono nella vecchia casa del nonno, troppo grande per loro due che sono anche pieni di debiti dopo la morte del nonno. Funako però è una ragazza forte, ha preso alla lettera il consiglio della madre prima di morire. Forte fisicamente, mentalmente, rigida ma infondo sente che le manca qualcosa in questa sua vita semplice seppur felice.

Un giorno lei e il padre riescono ad affittare una stanza della loro casa ad un misterioso pescatore che indossa sempre degli occhiali da sole. Poco sospetto senza alcun dubbio. Infatti Funako vuole indagare su chi sia Kato che sembra conoscere suo nonno e un certo tesoro che ha nascosto per il mare… Inizia così il viaggio letterale e non di Funako alla scoperta della verità. Subito inquadriamo Funako come un personaggio particolare, una ragazza atipica, a suo modo ingenua sulle cose del mondo e che non ci arriva. Ma divertono le sue reazioni e comportamenti particolari. Nel primo volume di Mai Wai la conosciamo per bene e capiamo che cerca di uscire dalla sua vita monotona, cercare avventura e brividi che troverà cercando di capire cosa nasconde Kato.

Follia in mezzo al mare

Infatti seguendo l’uomo Funako finirà su una nave di pirati. Si, esistono ancora i pirati e tesori da cercare nel mare sconfinato. Per la ragazza è una scoperta terribile ma anche intrigante. Si dovrà battere per fuggire da questi originali pirati, per poi trovare lei stessa il tesoro che suo nonno ha nascosto. Diventando consapevole di ciò che le è stato tenuto nascosto, adesso Funako è determinata a scoprire la verità. E per farlo deve convincere Kato a collaborare con lei. Nel secondo volume di Mai Wai si entra nel vivo della storia, diventa chiaro l’obbiettivo della nostra protagonista. C’è forse il richiamo del sangue, il passato da pescatore nel nonno, il mare che da lontano l’ha richiamata e adesso cresce sempre più il desiderio di prendere il largo e vivere tante avventure.

La storia prenderà una svolta il giorno prima del sedicesimo compleanno di Funako. Riceverà una lettera del nonno che le rivela la mappa per il famoso tesoro. La ragazza sfrutta gli indizi ma si troverà a dover affrontare problemi e tradimenti. Infatti pensava che Kato potesse essere un valido alleato, ma non si rivelerà tale in questo terzo volume della storia. Non so dire se questo sconvolgimento sia scontato o meno… Personalmente non me l’aspettavo e ne sono rimasta stupita. Però questo non fermerà Funako che anzi troverà nuovi alleati per il suo viaggio in mare che può finalmente e davvero partire.

Questi primi 3 volumi di Mai Wai servono a dare un quadro generale e completo alla storia, che è lenta ma tiene viva l’attenzione e la voglia del lettore. La prosecuzione è di per se lenta ma necessaria a presentare i personaggi e l’ambientazione, a mantenere anche il mistero del tesoro. Protagonista indiscussa è Funako, particolare, combattiva, determinata, che non sa cosa si trova a dover affrontare però ci piace. Conquista anche perché si capisce il suo desiderio per qualcosa di nuovo, eccitante, di uscire dalla sua routine anche se lo fa in maniera assolutamente poco comune.

Mai Wai, una serie imperdibile

Mai Wai è una storia assurda ma giusta e coerente con il suo contesto. Tutto ha una sua logica seppur strana, con i suoi pirati dallo stile discutibile, difficili anche da prendere sul serio da un certo punto di vista. Forse anche per questo comprendiamo perché Funako agisce in maniera sconsiderata da una parte ma dall’altra non è troppo preoccupata e anzi conosce la sua forza fisica. Un comportamento che sorprende chi non conosce la ragazza, tranne forse il padre che è abituato, poverino… In generale il cast di contorno è assai particolare, come ad esempio Kato e il mistero attorno alla figura, che risulta forse infine scontato e prevedibile ma intrigante.

Questo manga ha una stranezza tipicamente giapponese quindi adatta a chi ha letto molte storie. Lo stile del sensei Mochizuki è pulito con angolazioni particolari e a tratti yoyeuristiche verso la nostra protagonista e la sua mancanza di pudore nei momenti di lotta e non solo. C’è anche una grande attenzione e cura nel mostrare il mare e le sue meraviglie naturalistiche e non. Troviamo questa attenzione anche per il mondo della pesca e dei pirati tra un passato lontano e la modernità. Per tutti questi elementi e il loro mix irresistibile, Mai Wai conquista e prende. Certo, ci troviamo davanti ad un viaggio pericoloso e assai più grande di una ragazza di 16 anni, ma inutile negarlo che anche noi avremmo voluto vivere qualcosa di simile, così assurdo ma anche vero.

Un viaggio che Funako compie fisicamente ma anche dentro di se, cercando quello che vuole davvero dalla vita. Nel mezzo di questi tanti elementi folli troviamo anche una grande introspezione della sua protagonista, un mondo ben presentato e personaggi particolareggiati che rendono ogni volume una sorpresa. E per questo rimane la voglia di continuare la lettura e vedere quali avventure leggere nei prossimi volumi.

Al momento sono disponibili 7 volumi di Mai Wai per Coconino Press che ringraziamo per le copie omaggio. Voi state leggendo questa serie e cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci per altre recensioni di manga, fumetti e non solo!

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