“senza di te, non sarei mai arrivato fino a qui”
TRAMA IN BREVE:
Home far away, edito in Italia da panini comics, è un viaggio alla ricerca di un posto a cui appartenere, di ogni forma di amore.
È un viaggio in cui i protagonisti cercano la salvezza attraverso la condanna.
RECENSIONE:
Quello di home far away è un inizio che ci viene vomitato addosso veloce, come un improvviso flotto di sangue che si riversa giù dal naso, senza dare preavviso.
E sei così occupato a fermarlo che ti dimentichi di tutto il resto.
Ed eccoti lí, incastrato fra le pagine che si susseguono, come un drogato nel pieno del trip.
Quei brevi e pochi attimi di vita che viviamo con loro prima che inizi il secondo atto appaiono eterni, decisivi.
Sono ricordi sparpagliati in un lasso di tempo più lungo delle poche tavole che realmente scorriamo.
Entrambi i protagonisti di home far away cercano un appiglio con cui scappare ai fantasmi del passato, mentre ancora cercano di dargli una senso.
Entrambi, cercano di dimenticare pur volendo mantenere il ricordo.
Cercano di incasellare il mondo in una scacchiera fatta di quadrati bianchi e neri, incapaci di sopportare quel grigio che la loro mente non può accettare.
La sola possibilità che bene e male coesistano, che ci sia del bello nel brutto e del brutto nel bello è intollerabile.
Il dolore degli sguardi è lacerante, così come l’amore in ogni sua essenza che diventa salvezza, poi agonia. Poi tutto il resto nel mezzo.
Più che la ricerca di un luogo da chiamare casa, home far away è la ricerca di un equilibrio spezzato, ad opera di due anime così sgretolate da non sapersi ricomporre da sole.
Incapaci di accettare che il buio è necessariamente l’altra faccia della luce.
Non aspettatevi il classico bl con malesseri e psicopatici o storielle d’amore con piccoli traumi risolti in una notte.
Questa storia scava nelle viscere di ognuno di noi mostrandoci perché certi traumi diventano insuperabili, perché certe volte si rimane incastrati.
Non è una visione pessimistica della vita, ma oggettiva, razionale e, soprattutto, realistica.
È il modo in cui la nostra mente è stata costruita.
Se non siete pronti a farci i conti, chiudete pure l’albo, perché vi farà male.
Unica nota dolente, per me, sono i dialoghi, così costruiti da sembrare uscito da una pagina di Tumblr.
troppo irrealistici, sicuramente, ma non per questo intollerabili, perché sostenuti a monte da un ottimo lavoro nella gestione dell’atmosfera e della trama.
CONSIDERAZIONI FINALI:
Home far away ci racconta, nel modo più cruento possibile, come la nostra testa possa ucciderci.
Ci spiega come sia la società stessa che abbiamo costituito come esseri umani ad averci dato veleno e cura senza spiegarci come usare entrambi.
L’incapacità di voler definire qualcosa come totalmente buono o totalmente malvagio è ciò che spesso non ci consente di proseguire, e viceversa.
Per Alain, la religione è ciò che gli ha tolto tutto, ma anche l’unico legame che ha con quel passato che non può rinnegare, a meno di rinnegare se stesso.
Per Hayden il passato è diventato il suo presente e anche il futuro, incapace di essere diverso dalle figure che avrebbero dovuto salvarlo.
Entrambi, più che dio, avrebbero voluto l’aiuto di un padre e di una madre.
Nessuna Maria, nessun Gesù, solo mamma e papà.
Per entrambi diventa indispensabile essere accettati dall’altro nonostante le loro brutture, diventa indispensabile quel perdono che nessun altro ha mai concesso loro.
Perché loro per primi non possono perdonarsi.
Così, nell’ultimo atto, il perdono diventa libertà, ma mai accettazione.
Si trasforma tutto in una promessa rivolta al futuro.
È abbandono quel senso di smarrimento e solitudine che regge l’opera, in una danza affannata in cui le contraddizioni della società umana tutta rendono ogni passo fuori tempo.
Il viaggio verso casa è più un viaggio alla ricerca di un senso alle regole con cui l’uomo ha scelto d’impostare il vivere.
Un viaggio per trovare il modo di romperle, cercando di non rompere se stessi.
Home far away non fa altro che mostrarci l’altra faccia della medaglia.
Lì dove un uomo trova l’amore, un altro incontra l’odio.
Lì dove la religione salva, dall’altra parte sta portando la guerra.
Ma l’amore a volte ferisce e la guerra la combattono anche i buoni.
Ed è questa contraddizione, questa sfocatura dei confini che home far away ci costringe a guardare.
home far away è disponibile ovunque grazie a panini comics al costo di €7,50. non fatevi scappare questo gioiellino